Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dei

Numero di risultati: 230 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Il divenire della critica

252004
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

risultarono agli occhi della critica più aggiornata come dei ritardatari, e addirittura dei reazionari. Anche il tentativo compiuto in un secondo tempo (con

Pagina 10

Il divenire della critica

Ma cerchiamo ora di analizzare un po’ più minutamente la serie dei «buchi» e dei «tagli».

Pagina 106

Il divenire della critica

. Non a caso nelle pitture d’uno dei migliori tra i seguaci di Fontana, Castellani, i fori si tradurranno in estroflessioni della tela dovute alla

Pagina 106

Il divenire della critica

Un discorso analogo a quello dei buchi vale anche per i «tagli»: anche qui si tratta quasi sempre di vaste tele monocrome, segnate da uno o più tagli

Pagina 107

Il divenire della critica

Un altro genere di applicazione dei tagli a cui l’artista si era dedicato durante un breve periodo (1960) fu quello dei «quanta». Il nome, ovviamente

Pagina 107

Il divenire della critica

», «volti», rimangono tuttavia quanto mai ambigui e costituiscono una sorta di controfigura all’ambiguità «cosmica» dei fori e dei tagli.

Pagina 108

Il divenire della critica

Come dovrà essere inteso, allora questo fenomeno al quale la critica nuova ha dato sinora così poca importanza? Credo che questo sia uno dei tanti

Pagina 12

Il divenire della critica

giunge alla purezza ma anche all’armonia dei King, dei Tucker, dei Kelly, del vecchio ma agilissimo Sandy, del poliedrico Paolozzi che ha qui una sua

Pagina 129

Il divenire della critica

Che la semiotica e lo strutturalismo siano divenuti negli ultimi tre o quattro lustri dei fenomeni «di moda», è ben noto, ma anche di questo non

Pagina 13

Il divenire della critica

Questi, in definitiva, alcuni dei motivi e dei momenti più rilevanti di questa importante esposizione, che ha indubbiamente il merito d’aver operato

Pagina 131

Il divenire della critica

sintagmi, e di cui alcune vengono a costituire dei repertori legati ad una data scuola, epoca, cultura.

Pagina 15

Il divenire della critica

Ma, a questo punto, c’è un’importante premessa da fare: negli ultimi anni in Italia - specie in seguito ai numerosi incontri dei diversi gruppi

Pagina 152

Il divenire della critica

Molti altri pittori italiani hanno svolto nella loro opera un analogo dialogo pittorico-letterario; potrei ricordare ad esempio alcuni dei

Pagina 154

Il divenire della critica

mercificato in mano a grossi collezionisti e mercanti): quanto basta per affermare che, se si dà un prodotto dei nostri giorni che rientri in pieno nell

Pagina 166

Il divenire della critica

esperimenti prepuberali) come a quella dei nevropatici, degli psicotici e che comunque sono una chiara riprova di questa quasi coercitiva volontà

Pagina 168

Il divenire della critica

ricerche (e che è facile trovare qua e là soprattutto nei padiglioni dei paesi meno aggiornati) per accorgersi che l’informale, il materico, sono

Pagina 169

Il divenire della critica

Del resto la proiezione di opere di alcuni dei migliori nostri «sperimentalisti filmici» (così diversi tra di loro come Baruchello, Leonardi, Patella

Pagina 175

Il divenire della critica

dall’elemento tecnologico (tipico della civiltà dei consumi di cui siamo partecipi e succubi) con quelli d’un’arte decisamente nemica e contraria a

Pagina 177

Il divenire della critica

Opere come quelle di Kienholz, di Indiana, di Lichtenstein, o dei francesi Raysse e Arman, rappresentavano, in fondo, una cristallizzazione

Pagina 180

Il divenire della critica

Tutto ebbe inizio - si sa - con la famosa mostra dell’«Armory Show», quando Duchamp, Brâncusi, e un folto gruppo dei maggiori cubisti e postcubisti

Pagina 198

Il divenire della critica

- legato com’era alla società consumistica, all’era del supermarket, all’influenza dei mass-media e della pubblicità, alla nuova mitologia del divismo

Pagina 200

Il divenire della critica

, ha trovato in Italia numerosi seguaci, molti dei quali non hanno fatto altro che riecheggiare gli esempi americani o riallacciarsi alla «vecchia

Pagina 207

Il divenire della critica

Uno dei difetti più gravi del mezzo televisivo - è cosa nota - è senza dubbio la sua monopolarità: il fatto cioè che la trasmissione televisiva, così

Pagina 221

Il divenire della critica

Un settore finalmente dove è parso che si schiudesse la possibilità d’individuare un’universale determinazione dei valori estetici, non solo nell

Pagina 225

Il divenire della critica

constatare ogni qualvolta ci è stato dato di osservare alcuni dei prodotti della computer art (che ormai sono molto numerosi e sono stati più volte

Pagina 229

Il divenire della critica

alcune delle più recenti correnti dell’arte concettuale; e prova come l’arte visuale dei nostri tempi stia ritrovando - attraverso una «naturalizzazione

Pagina 230

Il divenire della critica

È a questo punto che vorrei innestare il mio discorso a proposito dei valori socio-estetici che risultano presenti in alcune forme di recente arte

Pagina 232

Il divenire della critica

A queste quattro fasi, che segnano la dialettica dei rapporti tra opera d’arte e impegno sociale, si aggiunge negli ultimi sei o sette anni l’avvento

Pagina 233

Il divenire della critica

Dunque: dopo la «gioire è l’objet» dei surrealisti, e dopo la ricca vicenda dei ready-made duchampiani e del loro rifiorire attraverso il pop

Pagina 249

Il divenire della critica

Sta di fatto che la crisi dell’oggettualità, e la parallela spinta verso l’anogettualità e la concettualizzazione dell’arte visiva, sono dei segni

Pagina 251

Il divenire della critica

«arti figurative astratte», «arti dei suoni e dei colori».

Pagina 255

Il divenire della critica

«epochizzare» il nostro giudizio assiologico almeno rispetto ad alcuni dei prodotti (più o meno) artistici dei nostri giorni.

Pagina 26

Il divenire della critica

Per una coerente interpretazione dei fenomeni stilistici e del gusto occorrerà dunque rivolgersi più che ai dati storici a quelli psicologico

Pagina 262

Il divenire della critica

Questo mi sembra uno dei punti più cruciali di tutto il discorso attorno all’«universalità» del linguaggio artistico (o almeno d’una relativa

Pagina 266

Il divenire della critica

agisce una componente etica (come nel caso delle operazioni sadomasochistiche dei Nitsch e dei Brus, degli Acconci e dei Schwarzkogler, deprecabili

Pagina 27

Il divenire della critica

Ma il fatto più rilevante è l’esistenza stessa di questa mescolanza dei media, di questo voler liberarsi dalla soggezione a tecniche e poetiche

Pagina 35

Il divenire della critica

L’errore dei non-marxisti è spesso quello di non accorgersi di quanto detto ora, e dei rimbalzi e contraccolpi che si determinano in tutta quanta la

Pagina 37

Il divenire della critica

Uno dei primi aspetti che ci colpisce in questa Biennale è la presenza d’una interessante ripresa di «figuralità». Intendendo con questo termine il

Pagina 53

Il divenire della critica

degli assurdi di molte etichette odierne ma anche uno dei fenomeni di più rapido contagio tra le fitte schiere dei pittori internazionali.

Pagina 56

Il divenire della critica

Era necessario, evidentemente, distruggere quella falsa immagine fotografica ridotta a mera funzione illustrativa, ed era stato questo il compito dei

Pagina 56

Il divenire della critica

nettamente tanto ai giochi informali e tachisti, che a quelli (cui presto accenneremo) del «segno» e del «gesto», attraverso una più meditata ricerca dei

Pagina 57

Il divenire della critica

Non dirò certo che il valore dei lavori di Burri sia dovuto all’uso dei legni combusti, degli stracci, dei rattoppi (anche se c’è qualcosa di vero

Pagina 59

Il divenire della critica

Il futurismo - l’unica vicenda artistica italiana di levatura internazionale - era ormai lontano e la maggior parte dei critici militanti cercava

Pagina 62

Il divenire della critica

Ecco, dunque, perché crediamo che proprio questo movimento, pur nella limitatezza dei suoi mezzi e dei suoi fini, dovesse costituire (assieme agli

Pagina 63

Il divenire della critica

notevoli - come un Schumacher, un Canogar, un Riopelle - (e cito alcuni dei nomi migliori) - sono del tutto o gravemente decaduti. Altri hanno dovuto

Pagina 78

Il divenire della critica

oggetti una qualità di «gusto», di piacevolezza, quale di solito attribuiamo a molte opere d’arte, anche dei nostri giorni. È questo uno dei punti chiave

Pagina 88

Il divenire della critica

indicare come quello d’una trasformazione dei valori dell’elemento tecnico.

Pagina 92

Il divenire della critica

Era ovvio che vittime dei pericoli derivanti da codesta tecnica disintenzionata (e perciò alienante) rimanessero i più fragili, i più impreparati fra

Pagina 92

Il divenire della critica

alcuni elementi (bersagli, bandiere, manichini, bottiglie, fotografie) che sono una chiara denuncia dell’importanza di tali elementi per la pittura dei

Pagina 97

Il divenire della critica

Ecco, dunque, che questa Biennale ci pone - proprio per merito dei pop artisti americani e dei programmatori europei - di fronte ad un preciso

Pagina 99

Cerca

Modifica ricerca